La gioventù bruciata che popola Piazza San Paolo ogni sera

La gioventù bruciata che popola Piazza San Paolo ogni sera

A Piazza San Paolo di Casoria si radunano ogni sera tanti giovani che non hanno rispetto per il prossimo e per se stessi.

Gioventù bruciata è un film del 1955, che ha reso una leggenda James Dean, diventato mito di ribellione alimentato anche dal fatto che morirà proprio quell’anno per un incidente d’auto frontale con la sua Porsche 550 Spyder.

Gioventù bruciata parla di giovani americani sbandati, che si consacrano con fin troppa leggerezza alla vita, pronti a scontrarsi con i coetanei per motivi futili e a perderla per qualche assurda ragazzata. Erano gli anni ’50 di un’America che stava vivendo i suoi Happy days a cavallo tra la Seconda guerra mondiale, che non combatterono per motivi anagrafici, e la guerra in Vietnam, che gli farà perdere definitivamente l’innocenza.

Piazza San Paolo di Casoria alla mercé di tanti aspiranti James Dean

Anche a Casoria ci sono tanti aspiranti James Dean, che si aggirano strombazzando da decenni, come fosse una tradizione che si tramanda da generazione in generazione, intorno a Piazza San Paolo. Una delle piazze degradate della città. Popolata di giorno dagli anziani che occupano le fatiscenti e lerce panchine, tra cespugli perennemente spennati e insozzati di spazzatura, e una pavimentazione a rischio caduta.

Mentre la sera e la notte, ad avvicendarli ci pensano adolescenti o ventenni che si radunano a parlare di cose vane, tipiche dei tempi che viviamo e della loro età. Non disdegnando scorribande con le loro auto e le loro moto, al fine di infastidire il già turbato prossimo. Spesso anche contromano, mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri. Non aiutati certo da una città che offre loro poche alternative alla strada.

Molti sono i residenti rassegnati, perché nulla cambia, da anni. Altri ci provano a “cazziarli“, come si dice qua. Ma finiscono per prendersi un bel “vaffa“, se tutto va bene. O sentirsi pure minacciati.

Piazza San Paolo è diventata la Harlem di Casoria, una jungla che spinge alla sopravvivenza e all’autodifesa. Dove vince chi colpisce per prima e più forte.

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