La storia di Monsignor Mauro Piscopo: Parroco degli ultimi

La storia di Monsignor Mauro Piscopo: Parroco degli ultimi

Ripercorriamo la storia di Monsignor Mauro Piscopo, parroco indimenticato della Parrocchia di San Mauro Abate.

Giovedì 21 marzo 2024 la città di Casoria ha finalmente intitolato una piazza a Monsignor Mauro Piscopo, storico Parroco della Parrocchia di San Benedetto Abate, tra le principali della città.

La Piazza scelta è la ormai ex Tenente Vincenzo Formicola, snodo cruciale per la viabilità della cittadina, dato che qui si incrociano strade da e per la Stazione, la Strada statale sannitica e l’Asse mediano.

Tanti i casoriani che possono fregiarsi di aver ricevuto uno o più sacramento da “Padre Piscopo” o “don Maurino” come lo chiamavano affettuosamente i suoi concittadini, riconoscendo in lui una figura di riferimento quando volevano confessarsi, raccontargli un problema e avere una parola di conforto.

Ripercorriamo la storia di Monsignor Mauro Piscopo.

La storia di Monsignor Mauro Piscopo

Monsignor Mauro Piscopo applicò con concretezza i dettami del cristianesimo, quelli che spesso la Chiesa Cattolica Apostolica romana spesso dimentica. Fu, come si suol dire, “prete tra la gente e per la gente“, amico di tutti.

Alimentò il culto per MariaSalus Infirmorum”: non a caso, organizzava tanti pellegrinaggi a Lourdes. I quali non erano certo scampagnate o viaggi di piacere, ma momenti di raccoglimento e di preghiera. Tanto che imponeva che si pregasse anche sul treno durante il viaggio. Fu parroco instancabile, anche quando, negli ultimi anni, i problemi di salute gli fecero visita.

Si ricorderà come, in occasione del drammatico terremoto del 1980 che coinvolse anche il nostro territorio, ospitò diversi casoriani nella Parrocchia rimasti senza casa. Ma si attivò anche per altre tragedie, come nel caso del terremoto del Belice e del Friuli.

Tanti i giovani casoriani salvati dalla strada e dalle perdizioni di una città, e in generale dei tempi, che negli anni ha portato sempre più allo smarrimento le nuove generazioni.

Generosissimo, si ricorderanno i buffet che organizzava per festeggiare i bambini che facevano la comunione. O il pranzo tutti insieme prima della Pasqua. La Parrocchia di San Benedetto era una comunità festante, solidale.

Amante dell’arte, componeva, con la sua scrittura perfetta, poesie, bozzetti. Progettava presepi ed altari della Riposizione sempre più belli.

Nato l’11 ottobre del 1931, fu ordinato presbitero il 18 luglio del 1954. Trascorse 3 anni del suo sacerdozio a San Pietro a Patierno, poi svolse il suo Ministero presso la Basilica di San Mauro a Casoria. Dal 1967 fu insignito Parroco di San Benedetto Abate in Casoria. Fu nominato Monsignore da un’altra figura indimenticata della Chiesa cattolica: Papa Giovanni Paolo II.

Tornò alla casa del Signore il 20 ottobre 2011, 9 giorni dopo aver compiuto 80 anni.

Qui abbiamo parlato della storia della Santa Maria Cristina Brando.

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